Acroneuroptila puddui Cadeddu, 1970
publication ID |
https://doi.org/10.5281/zenodo.16978945 |
publication LSID |
lsid:zoobank.org:pub:E276E908-CDCC-4E8B-8DB6-69D9305C0995 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/527887A2-6716-FFA2-FF31-FD651A903CB0 |
treatment provided by |
Felipe |
scientific name |
Acroneuroptila puddui Cadeddu, 1970 |
status |
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Acroneuroptila puddui Cadeddu, 1970 View in CoL ( Fig. 2 View Fig ).
Sardegna, provincia di Cagliari: comune di San Nicolò Gerrei, Riu Tolu, Grotta Is Zurrundeddus, m 195 s.l.m., 2 ♀♀, Cillo D. & Atzori M.G. leg., a vista, 26.IX.2015 (CDC e CEB); comune di San Nicolò Gerrei, Riu Tolu, Grotta Is Zurrundeddus, m 195 s.l.m., 8 ♀♀ e 2 ♂♂, Cillo D. & Atzori M.G. leg., in trappola a caduta, 26.IX.2015 - 20.X.2015 (CDC, CEB, CMA); comune di San Nicolò Gerrei, Riu Tolu, Riparo del Riu Tolu , m 180 s.l.m., 1 ♂, Cillo D. & Atzori M.G. leg., in trappola a caduta, 26.IX.2015 - 20.X.2015 (CDC); comune di Villaputzu, Salto di Quirra , Miniera Baccu Locci, m 355 s.l.m., 1 ♂, Cillo D. leg., a vista, 7.XI.2004 (CDC) .
Come già precedentemente illustrato, il pallido grillomorfino, relitto di una fauna terziaria calda, era conosciuto di poche grotte di Quirra, dell’Ogliastra ( Sardegna centro-orientale) e del Gerrei ( Sardegna sud-orientale), ma prima d’ora non era mai stato citato per cavità di origine artificiale. Il presente ritrovamento in località Baccu Locci ( Quirra , CA), rappresenta quindi il primo avvistamento all’interno di una miniera ormai abbandonata, effettuato nel fondo di un pozzo di 50 metri di profondità aperto a circa 100 m dall’ingresso. Ambiente fortemente concrezionato e colmo di tronchi marcescenti, un tempo utilizzati per mettere in sicurezza le gallerie minerarie, e in linea di massima povero di fauna fatta eccezione per la presenza di una colonia stabile di chirotteri .
Allo stesso modo, l’indagine condotta nelle due grotte del Riu Tolu, pur non comprendendo delle stime, sembrerebbe suggerire la presenza di una comunità a coleotteri caratterizzata da una bassa diversità in termini di ricchezza specifica, rappresentata prevalentemente da specie troglossene che trovano riparo in tali cavità, ivi rifugiandosi durante le ore più calde del giorno nel periodo estivo o nel corso dei periodi più rigidi dell’inverno. È stato infatti rilevato un basso numero di specie, tra cui meritano menzione: Laemostenus ( Actenipus) carinatus (Chaudoir,1859) ( Coleoptera , Carabidae ), carabide silvicolo e guanofilo; numerosi esemplari di Akis trilineata barbara Solier, 1837 ( Coleoptera , Tenebrionidae , Pimeliinae , Akidini ) sono stati trovati in corrispondenza dell’ingresso di entrambe le cavità del rio. Nella grotta “Riparo del Riu Tolu” è stato inoltre rinvenuto un esemplare di Gryllomorpha dalmatina (Ocskay, 1832) , grillomorfino comune
Como se ha dicho anteriormente, este grillo relictico de una fauna terciaria cálida, era conocido de unas pocas cuevas de Quirra, de Ogliastra y del Gerrei, pero hasta ahora nunca había sido mencionado de cavidades de origen artificial. El presente dato de la localidad Baccu Locci (Quirra, CA), representa el primer registro en el interior de una mina ahora abandonada, efectuado en el fondo de un pozo de 50 metros de profundidad, abierto a cerca de 100 metros de la entrada. Lugar muy concrecionado y lleno de troncos podridos, utilizados antiguamente para asegurar las galerías mineras, con escasez de fauna salvedad hecha de la presencia de una colonia estable de murciélagos.
Del mismo modo, la investigación llevada a cabo en las dos cuevas del rio Tolu, aunque sin realizar estimaciones se sugiere la presencia de una comunidad de coleópteros de baja diversidad en términos de riqueza específica y representada por especies trogloxenas que encuentran refugio en dichas cavidades, durante las horas más cálidas del día en los veranos o en los periodos más fríos del invierno. Se ha encontrado un bajo número de especies, entre las que merecen mencionarse Laemostenus ( Actenipus) carinatus (Chaudoir,1859) ( Coleoptera , Carabidae ), carabido silvicola y guanófilo; numerosos ejemplares de Akis trilineata barbara Solier, 1837 ( Coleoptera , Tenebrionidae , Pimeliinae , Akidini ) se encontraron junto a la entrada de ambas cavidades del rio. En la cueva “Riparo del Riu Tolu” se capturó un ejemplar de Gryllomorpha dalmatina (Ocskay, 1832) , grillomorfino común también en el ambiente externo. Son otras raras capturas, difíciles de repetir, sea a vista o con el uso de trampas de caída, los coleópteros Cholevidae como anche nella leccetta che caratterizza l’ambiente esterno. Sono invece risultati rari e difficili da reperire, sia a vista che con l'uso di trappole a caduta, coleotteri Cholevidae come Ovobathysciola e Speonomus che sono stati individuati con popolamenti numerosi in altre cavità dove il grillomorfino è poco abbondante o assente (ad esempio nella grotta Margiani Ghiani di Sadali). L’insediamento della fauna troglofila o troglobia è favorito da tassi di umidità interni generalmente molto alti che oscillano tra 70 e 85%, range di variabilità che nel caso delle cavità prese in esame, si è dimostrato ottimale anche per la permanenza perenne di un popolamento numeroso di Acroneuroptila puddui Cadeddu, 1970 .
La biologia di questo pallido grillomorfino è poco nota. Il ritrovamento della numerosa colonia di A. puddui ha permesso di svolgere diverse osservazioni sulle abitudini trofiche, integrando le poche informazioni biologiche note in letteratura. In particolare si è osservato come l’attività trofica di individui di diversa età fosse indirizzata principalmente verso i resti dei pasti di chirotteri presenti sopra i cumuli di guano formatisi in corrispondenza dei loro principali raggruppamenti. Fra questi individui, alcune femmine adulte si cibavano specificatamente di numerosi resti di insetti, mostrando una spiccata saprofagia verso porzioni di zampe, elitre, ali membranose o altre parti del corpo di coleotteri, odonati e lepidotteri. I resti, prelevati per l’accurato esame al microscopio ai fini dell’identificazione, sono risultati appartenere a diverse specie: Sericotrupes niger (Marscham, 1802) e Geotrupes spiniger Marsham, 1802 ( Coleoptera , Geotrupidae ); Firminus fossulatus (Mulsant, 1869) ( Coleoptera , Ovobathysciola y Speonomus que han sido observados en poblamientos numerosos en otras cavidades donde el grillo es poco abundante o ausente (por ejemplo en la cueva Margiani Ghiani di Sadali). El asentamiento de las faunas troglofilas o troglobia se ha visto favorecido por tasas de humedad interna generalmente muy altas, que oscilan entre el 70 y el 85 %, un rango de variación que en el caso de las cuevas en examen se ha mostrado optimo para la permanencia de una numerosa población de Acroneuroptila puddui Cadeddu, 1970 .
La biología de este grillo pálido es poco conocida. El hallazgo de la numerosa colonia de A. puddui ha permitido llevar a cabo diversas observaciones sobre los hábitos tróficos que añadir a la poca información biológica en la literatura. En particular se ha observado que la actividad trófica de individuos de diversas edades se dirigía principalmente a los restos de la comida de los murciélagos presentes sobre los cúmulos de guano existentes bajo sus principales agrupamientos. Entre estos individuos, algunas hembras adultas se alimentaban especificamente de numerosos restos de insectos, mostrando una fuerte saprofagia sobre los restos de patas, élitros, alas membranosas u otras partes de los cuerpos de coleópteros, odonatos y lepidópteros. Los restos, recogidos para un examen concienzudo al microscopio con objeto de su identificación resultaron pertenecer a diversas especies: Sericotrupes niger (Marscham, 1802) y Geotrupes spiniger Marsham, 1802 ( Coleoptera , Geotrupidae ); Firminus fossulatus (Mulsant, 1869) ( Coleoptera , Melolonthidae ); Meladema coriacea Castelnau, 1834 ( Coleoptera , Dytiscidae ) Melolonthidae ); Meladema coriacea Castelnau, 1834 ( Coleoptera , Dytiscidae ); Boyeria irene (Fonscolombe, 1838) ( Odonata, Aeshnide ); Hyles dahlii (Geyer, 1827) ( Lepidoptera , Sphingidae ).
Una più accurata indagine sul contenuto stomacale di A. puddui o l’osservazione diretta di esemplari mantenuti in cattività potrà chiarire e definire in modo più completo lo spettro di risorse trofiche utilizzate o l’eventuale sovrapposizione di nicchia con altre specie troglofile o troglobie.
Le osservazioni svolte hanno rivelato come il suo regime alimentare sia in buona parte saprofago e ciò conferma il ruolo chiave dei chirotteri nell’apporto di materiale trofico, indispensabile alla sopravvivenza dei popolamenti di A. puddui o degli altri insetti con le medesime abitudini. Ciò dimostra che le sostanze di scarto dei chirotteri, unitamente a quelle che arrivano dall’esterno della cavità per varie cause naturali, possono costituire una risorsa trofica vitale per la fitness delle specie che le popolano e rappresentare uno dei fattori che controllano l’abbondanza delle popolazioni e il raggiungimento dell’optimum ecologico.
CA |
Chicago Academy of Sciences |
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.